Ha ritratto se stesso diverse volte. Questa volta si svela in una fotografia. Edvard Munch è nel suo giardino, a Ekely, intorno al 1930. Ha un profilo solenne, concentrato, è forse intento a dipingere uno dei suoi inquietanti chiaroscuri.
Oslo si ribella alla proposta di vendere la fotografia al Centre Pompidou di Parigi. La rirpoduzione – una tra le cinque esistenti – appartiene alla collezione del Munch Museum.
A novembre il governo di Oslo ha sottoposto al parlamento della città la proposta di cedere la foto – parte della collezione lasciata in eredità dall’artista – argomentando che in questo modo sarebbe stata accessibile al pubblico, rispettando così la volontà di Munch. Ma secondo Ivar Johansen, membro del partito di sinistra SV, Munch voleva che le sue opere rimanessero insieme, dunque la vendita è in contrasto con i suoi desideri. Un prestito a lungo termine potrebbe essere la soluzione migliore – propone Johansen -, aumentando la conoscenza dell’opera e evitando peraltro che una vendita possa incoraggiarne altre.
Il governo della città ha chiesto al parlamento di votare sulla vendita di altre fotografie di Munch, “quando si siano altri casi, e siano giustificatei da un punto di vista professionale”. La decisione dovrebbe arrivare nel 2013.
Il Centre Pompidou è disposto a pagare fino a 30.000 euro per avere la fotografia. Una somma che finanzierebbe le celebrazioni del 150esimo compleanno dell’artista, nel 2013.
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