Album Calvino

Last Updated on 1 Ottobre 2003 by CB

E’ piacevole sfogliare la biografia intellettuale di Italo Calvino. Ci sono le fotografie sue e non solo, e copertine dei libri e disegni. E c’è la sua voce, nei testi, in gran parte inediti, tratti da lettere, interviste, articoli, appunti.Un’immagine può dire più di un libro di poetica; basta vedere la fotografia del piccolo Italo con la madre china al microscopio, Evelina, per capire il clima di forza, di rigore, e quello sguardo ‘scientifico’ per il dettaglio che vivranno anche nella sua opera.

L’Album era stato pubblicato nel 1995 nei Meridiani, in coincidenza con i dieci anni della morte. Oggi viene riproposto in occasione degli ottant’anni dalla nascita dello scrittore, nel 1923 a Santiago de Las Vegas, a Cuba.

Un’atmosfera piena di suggestioni, rievocato da Luca Baranelli e Ernesto Ferrero – ai tempi amici e colleghi di Calvino all’Einaudi – grazie alla disponibilità della moglie Esther Singer Calvino, che ha aperto l’archivio di famiglia.

Nel piacere del testo calviniano, c’èanche il ritrovare i ‘modelli’ dai quali ha preso spunto la sua invenzione narrativa: come quando afferma che il giardino di Villa Meridiana, a San Remo, “si popola di piante rare ed esotiche, tra cui quel ‘falso pepe’ che diventerà il modello dell’albero del Barone rampante”.

C’è l’uomo, l’intellettuale militante; c’èlo scrittore che dice a se stesso, con un distacco che ricorda Pessoa, “Come scriverei bene se non ci fossi! Se tra il foglio bianco e il ribollire delle parole e delle storie che prendono forma e svsniscono senza che nessuno le scriva non si mettesse di mezzo quello scomodo diaframma che è la mia persona!”.

E c’è un giudizio sul quale è difficile ancora oggi non trovarsi d’accordo. “(…) Roma, come l’Italia e come gran parte del mondo, è dominata dalla nevrastenia generale, è il luogo delle complicazioni superflue e delle approssimazioni confuse, è un luogo nel quale tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi e nessuno conosce più l’arte del silenzio, che è più difficile dell’arte del dire”. (cb)

 
«Comincerò dicendo che sono nato nel segno della Bilancia: perciò nel mio carattere equilibrio e squilibrio correggono a vicenda i loro eccessi. Sono nato mentre i miei genitori stavano per tornare in patria dopo anni passati nei Caraibi: da ciò l’instabilità geografica che mi fa continuamente desiderare un altrove». (p. 5)

Album Calvino, Mondadori, Milano 2003, 13 euro

About Post Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Waiting in Paris

Waiting in Paris

IDA RUBINSTEIN E MARCEL

IDA RUBINSTEIN E MARCEL

Essere Anna Freud

Essere Anna Freud

Archivi