Last Updated on 9 Settembre 2015 by CB
Un giorno è nato un innovativo social network di fotografia, Instagram. Non aveva pubblicità, ma soprattutto utilizzando il formato quadrato per le immagini era davvero originale. Il successo fu rapido e allettante, tanto che se lo comprò Facebook per un miliardi di dollari.
Poi sono arrivate le novità, come spesso accade davanti a grandi numeri sempre più grandi (oltre 300 milioni di utenti attivi al mese, 70 milioni di foto condivise ogni giorno). Qualche giorno fa, l’introduzione del formato rettangolare, salutato da molti come il declino di Instagram. E oggi arriva la pubblicità, per cui retrospettivamente si capisce che il recente aggiornamento dei formati sia stato deciso per attirare meglio gli inserzionisti.
Il social network annuncia di aver aperto a tutti la sua piattaforma pubblicitaria, dando modo agli inserzionisti di pianificare campagne ad hoc. La novità riguarda non solo l’Italia ma una trentina di Paesi, tra cui Spagna e India. Sull’app compariranno vari formati sponsorizzati, dalle foto ai videoclip di trenta secondi. Le inserzioni, spiega Instagram sul blog aziendale, faranno leva sull’infrastruttura pubblicitaria di Facebook, per permettere agli inserzionisti di veicolare i loro messaggi in modo mirato in base ai gusti degli utenti, cioè in base alla profilazione messa a punto da Zuckerberg in questi anni. I post sponsorizzati – già testati negli Usa con brand selezionati – saranno sempre indicati da apposita ‘etichetta’, con l’aggiunta di link esterni.
Inutile la ribellione di molti affezionati a Instagram. Davvero ci aspettavamo che Facebook avrebbe continuato a trattare la sua proprietà come un’isola felicemente ad-free? Comunque ce ne vorrà ancora – speriamo non succeda – per snaturare un luogo in cui si annidano spesso talenti.
Come eyesonchinaproject, che propone immagini di una Cina fresca e inedita.