Last Updated on 1 Novembre 2013 by CB
Due occasioni riportano in primo piano Lucian Freud, discendente di Sigmund. La prima è offerta dalla mostra antologica a Vienna, al Kunsthistorisches Museum. La seconda è la biografia Breakfast with Lucian di Geordie Greig. La mostra viennese è stata concepita nei mesi e nelle settimane immediatamente precedenti alla morte di Lucian Freud, nel luglio 2011, in stretta collaborazione con l’artista, e presenta opere di tutta la sua produzione nell’arco di settanta anni di attività. La rassegna riunisce per la prima volta tutti i quadri che Lucian Freud stesso considerava come i suoi lavori più importanti e che aveva selezionato personalmente. Ci sono alcuni dei suoi dipinti più famosi: ritratti di alcuni parenti di Freud, di altri artisti come Francis Bacon, autoritratti, ma anche paesaggi e nature morte. Parallelamente alla mostra il Sigmund Freud Museum di Vienna espone fotografie scattate da David Dawson nell’atelier di Lucian Freud. Immagini che offrono uno spaccato intimo dell’artista.
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Geordie Greig ha dovuto corteggiare il pittore per vent’anni prima di essere autorizzato. Il sottotesto di questa pettegola biografia postuma è proprio la storia dello spudorata battaglia di Greig per raggiungere lo scopo. Lucian Freud disse spesso dei no.
A chi gli chiedeva di ripagare i debiti di gioco, a mogli e amanti e figli quando gli chiedevano soldi, fedeltà o lealtà. A chi voleva essere dipinto da lui (con l’eccezione di Kate Moss ). E anche a molti potenziali biografi. La biografia si basa in parte su conversazioni tra i due al ristorante di Sally Clarke in Kensington
Church Street. Qui Freud faceva colazione, negli ultimi decenni della sua vita, con il suo fedele amico e assistente David Dawson , e con altri tra cui lo stesso Greig . A un certo punto – cita la recensione del Guardian – Greig chiede all’artista come trascorreva il suo tempo nei periodi in cui era un po’ meno maniacalmente produttivo. “Beh, c’erano le ragazze”, osservò Freud in modo eufemistico. In effetti la sua vita si alternava tra devozione per la sua arte e per la sua libido, e anche la biografia, accanto all’analisi della sua grandezza di pittore, affianca la numerosa parata di mogli amanti e figure femminili. Come per il nonno, anche per Lucian la libido era centrale; ebbe molti figli, riconosciuti o meno. Ma senza quel senso di colpa così significativo per Sigmund.
Breakfast with Lucian – A Portrait of the Artist
Lucien Freud – Kunsthistorisches Museum, Wien
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