Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB
Com’è rilassante la narrativa ‘instagrammata’. Ricorda l’antico feulleton, il fotoromanzo, il format che sviluppa una storia con parole e immagini. Il plot è centellinato, post dopo post, foto dopo foto, e suscita commenti, ipotesi di sviluppi, aspettative le più varie. Il prototipo è questo Hey Harry Hey Matilda, opera di una scrittrice e fotografa, Rachel Hulin. La vicenda, in forma epistolare, coinvolge due gemelli trentenni; Harry professore precario di letteratura inglese nel Connecticut; Matilda, artista e wedding photographer. I due si raccontano la loro vita, nel legame speciale che li unisce. Nell’equilibrio tra parole e immagini si fa notare l’astrazione generica degli scatti. La fotografia è più allusiva, elusiva del testo. Funziona, apre all’immaginazione.