Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB
Dopo la mostra al Musée d’Orsay, il grande fotografo ottocentesco torna protagonista al Parc-musée de la Mine – fino all’11 gennaio 2017 – con il lavoro dedicato alla miniera. E’ un ritratto del ‘paese nero’ quello catturato da Thiollier; paesaggi dominati dal fumo e dal nero, nei quali gli uomini sono fragili silhouette. Amico di molti pittori, il fotografo non appartiene al nuovo mondo simboleggiato dalla miniera.
Lui stesso si muove come un pittore nel costruire ritratti di grande forza. La mostra coglie il modo in cui ha lavorato Thiollier, in cui ha percepito questo nuovo mondo. Un tema che è anche oggi al centro delle nostre preoccupazioni, e che rende la modernità del suo lavoro, oltre che la sua qualità artistica .
Thiollier era un romantico rurale, ma il suo gusto per le emozioni fotografiche lo trovò in città. A Saint-Etienne ha unito il suo sentimento per i soggetti umani con il dramma di delle architetture. La sua abilità Thiollier è mostrarci il teatro della vita industriale. Thiollier cattura gruppi di lavoratori con atteggiamenti vari, ignari o disinteressati alla telecamera. .