Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB
Alla riscoperta delle influenze di Edward Hopper sulla fotografia. La mostra che chiude i battenti a giorni al Whitney Museum – con opere di Gregory Crewdson, Philip-Lorca diCorcia, William Eggleston, Steve Fitch, Todd Hido, StephenShore. – accosta i lavori della sua collezione permanente con il lavoro di fotografi contemporanei che come lui innalzano con sapienti manipolazioni della luce soggetti quotidiani, e ottengono una’enigmatica intensità emotiva, impregnata di quella che Ralph Waldo Emerson definì una maestà alienata.
Similmente la mostra Hopperiana a Milano alla galleria Photology è una collettiva di artisti – Luca Campigotto, Gregory Crowdson, Richard Tuschman e Daniele Galliano (pittore) – che reinterpretano Il silenzio e la solitudine dei dipinti di Edward Hopper; quella malinconia della società americana anni Cinquanta che racconta così bene la noia e il rimpianto umani, esistenziali.