I misteri di Saint-Exupéry

Last Updated on 30 Ottobre 2010 by CB

Se “l’essenziale è invisibile agli occhi”, questo libro lo dimostra bene. Perché l’autore della frase e dell’icona Piccolo Principe  è a sua volta  un mistero. “Il paradosso, in Saint-Exupéry, risiede nel fatto che lo scrittore è tanto illustre quanto misterioso. Ma la fortuna degli studiosi è che nuove tessere del puzzle affiorano sistematicamente dalla segretezza in cui erano nascoste. A volte in modo miracoloso. Ho cercato di riunirle qui, come un archeologo ricostruisce un mosaico antico”. Così Jean-Claude Perrier spiega nella premessa che il suo I misteri di Saint-Exupéry non è una biografia né un saggio, ma un’indagine dalle molte sfaccettature, che dell’autore del Piccolo Principe rivela un coté inedito.

Proprio sul Piccolo Principe l’autore ci svela che la storia sarebbe stata ideata e scritta nel 1942 negli Stati Uniti, e che sarebbe stato creato su commissione, doveva essere “un racconto di Natale per i bambini americani, poi francesi, destinato forse a far dimenticare l’angoscia di una guerra incombente per gli uni, attuale per gli altri”. Un uomo dalla vita affascinante. Aviatore oltre scrittore e illustratore, morto in volo nel cielo della Corsica. Solo Solo nel 2008 è stato recuperato il relitto del suo aereo, colpito da un caccia tedesco.

“Saint-Exupéry, che era un ciclotimico, poteva essere il più allegro, il più divertente dei compagni, scherzare, inventare giochi, cantare o dedicarsi alla musica”. Suonava il violino e amava Haendel e Mozart. “Dongiovanni dalle storie molteplici e complicate, Saint-Exupéry poteva mostrarsi di volta in volta estremamente tenero o terribilmente villano, esprimendo senza sosta un bisogno morboso di affetto, lamentandosi in modo a volte esasperante per farsi consolare. Allevato da una donna in mezzo alle donne, traumatizzato dalle delusioni sentimentali della giovinezza – in particolare, l’abbiamo visto, da due proposte di matrimonio respinte – Antoine, per quanto sia stato innamorato di Consuelo, pensò sempre a Louise”. “Ebbe avventure più serie, platoniche o carnali, amicizie amorose con molte donne, testimoniate da numerose lettere, sempre sullo stesso tono tenero o malinconico, lamentoso, con cui reclama quell’attenzione e quell’affetto di cui è sempre alla ricerca. E ogni lettera suona come se fosse l’ultima”.

Nel libro si raccontano i retroscena dei conflitti ereditari tra la moglie dello scrittore, Consuelo (la musa e la rosa del Piccolo Principe), e la madre Marie, che per evitare un processo le propose di dividersi i profitti a metà, mantenendo però per la famiglia i diritti morali, dunque la gestione editoriale delle opere. Il suo rapporto con il cinema fu complicato. Si va da Le Départ, storia d’una mancata impresa sulla rotta Parigi-Saigon (1936), a Un avion s’est egaré, storia romanzata dell’atterraggio di fortuna dell’autore in Guatemala. La sua sfortuna più grande è la mancata collaborazione per un film con Jean Renoir. Ma per il cinema la partita non è mai chiusa, se si tratta del Piccolo Principe, cioè dell’opera letteraria più tradotta al mondo. L’appuntamento è con un film d’animazione in 3D. Il cartone animato sarà realizzato da Mark Osborne, il regista di Kung Fu Panda. Prima però arriverà una serie tv ispirata al libro, venduta in 80 Paesi: debutterà a Natale in  Francia. A realizzare il nuovo cartoon sono stati Alexandre de la Patelliere e Matthieu Delaporte, su incarico dell’emittente pubblica France 3, che ha ottenuto i diritti dagli eredi dello scrittore.  (cb)

 Saint-Exupéry – sito ufficiale

I misteri di Saint-Exupéry

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