Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB

Per la prima volta in Italia, la fotografia di Cy Twombly è al centro di una retrospettiva all’American Academy di Roma (fino al 22 novembre). Gli scatti del’artista americano – pittore e scultore- innamorato dell’Italia mostrano un approccio pensoso al mezzo fotografico. Sono immagini evocative, poetiche, sgranate, sfocate, che devono molto a una sensibilità materica del colore, a percezioni impressionistiche – della natura come dell’atelier abitato anche da sculture classiche e dipinti di altri artisti – fermate nell’attimo e subito assolute. Twombly ha cominciato a scattare foto da studente, negli anni Cinquanta. Dall’iniziale bianco e nero è passato al colore, incoraggiato dall’arrivo della Polaroid, di cui amava la possibilità di creare sfumature e toni soffusi.

L’intensità non è sminuita dalla sfocatura, e così suscitano una speciale vibrazione dettagli del giardino di Gaeta con vista sul mare, paesaggi, ritratti di amici e familiari. Qua e là si notano echi storici del fotografico, dalle atmosfere blurred di Julia Margaret Cameron, a still life che richiamano William Henry Fox-Talbot, al pittorialismo alla Edward Steichen o Alfred Stieglitz.


Nei suoi scatti fotografici Cy Twombly non racconta mai la realtà, ma ne estrae un tono, un dettaglio colpito da un certo taglio di luce. Sono immagini concrete di forme astratte, e come accade nella poesia questo cortocircuito crea una composizione che sospende il tempo.