Last Updated on 21 Maggio 2012 by CB
Fotografare è uno strano fenomeno. Ti affidi agli occhi e non puoi fare a meno di denudarti l’anima. Inge Morath è nata a Graz, in Austria, nel 1923. Dopo aver studiato lingue a Berlino, è stata traduttrice, poi giornalista. Per tutta la vita ha scritto molto in forma di diari e lettere, manifestando quella spiccata propensione per parole e immagini che l’hanno resa originale tra gli altri fotografi. Amica di Ernst Haas, ha scritto articoli per accompagnare le sue fotografie ed è stata invitata da Robert Capa e Haas a Parigi per unirsi alla neonata agenzia Magnum come collaboratrice. Ha iniziato a fotografare a Londra nel 1951, e ha assistito Henri Cartier-Bresson come ricercatore nel 1953-54. Nel 1955, dopo aver lavorato per due anni come fotografa, è stata la prima donna a unirsi a Magnum come fotografa a tempo pieno.
Negli anni successivi ha viaggiato molto in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Il suo particolare interesse per le arti ha trovato espressione in saggi fotografici pubblicati da importanti riviste. Dopo il matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller nel 1962, si è stabilita a New York e nel Connecticut. Ha visitato l’Unione Sovietica nel 1965, la Cina nel 1978, dopo aver studiato il mandarino. Morath era a suo agio ovunque. Alcuni dei suoi lavori più importanti sono ritratti, di passanti così come di celebrità. Era anche abile a fotografare luoghi: le case di Boris Pasternak e Cechov, la biblioteca Pushkin, l camera da letto Mao Zedong, gli studios degli artisti e i monumenti cimiteriali. E’ morta a New York il 30 gennaio 2002.
Inge Morath: Life as a Photographer
(sopra, Marilyn Monroe in una foto di Inge Morath)
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