La vita a colori di Lartigue

Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB

https://youtu.be/WWBGRjJNAwg

«Da quando sono piccolo ho una specie di malattia: tutte le cose che mi stupiscono se ne vanno prima che la memoria le abbia guardate a sufficienza». Jacques-Henri Lartigue lo scrisse nel suo diario nel 1965. E poi, dall’età di otto anni fino agli ottanta, non fece altro che raccogliere migliaia di questi momenti fuggitivi.

J-H Lartigue
Jacques-Henri Lartigue – Drees/Getty Images

Solo nel 1963 Lartigue – a 69 anni – espose per la prima volta al Museum of Modern Art di New York quarantatré delle circa centomila fotografie scattate durante la sua vita. Lo stesso anno, la rivista Life gli dedicò un portfolio che fece  il giro del mondo. Diventò subito famoso per le foto in bianco e nero della Belle Epoque e degli Anni Venti. Con sua grande sorpresa, il dilettante Lartigue entrò tra i grandi nomi della fotografia del XX secolo.

La mostra Lartigue, la vie en couleurs alla Maison Européenne de la Photographie (fino al 23 agosto) rivela un pezzo originale del suo lavoro. Anche se il colore costituisce più di un terzo dei suoi scatti, non è mai stato esposto. L’esposizione è una scoperta per il pubblico perché rivela un Lartigue sconosciuto e sorprendente. Il fotografo usò il colore in due periodi della sua vita. Dopo venti anni di fotografia in bianco e nero, tornò al colore. Con la Rolleiflex, preferì il formato quadrato fino agli anni Settanta, quando la praticò con il formato Leica 24 × 36.

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