Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB
Modella, artista surrealista, musa, fotografa, corrispondente di guerra; Lee Miller sfugge le etichette. Era un spirito libero, sempre in movimento, da New York a Londra a Parigi, da mariti ad amanti e ritorno, dall’oggettività fotogiornalistica al surrealismo. A metà carriera si sposta dietro all’obiettivo, da modella nella New York dell’Età del Jazz a fotografa di moda, creando immagini forti e seduttive. Lee Miller diventa una famosa surrealista sotto la protezione del suo amante Man Ray, e poi documenta la Seconda guerra mondiale, dai campi di concentramento alla vita quotidiana della Parigi occupata dai nazisti. Diventa una rinomata fotografa di moda, ma un sorprendente numero di immagini resta inedito.
Il volume Lee Miller in fashion esamina per la prima volta come la sua carriera di modella e fotografa di moda ne arricchiscono la vita e si collocano nella storia della moda dalla fine degli anni Venti ai primi anni Cinquanta. Comunque sono immagini che raccontano come cambiò la vita delle donne negli anni della guerra. Un esempio del suo estro. Insieme a David Scherman, il grande fotografo di Life e suo amante, arrivata nell’appartamento di Hitler si spogliò e s’immerse nella vasca da bagno del Führer, e da lì nacque lo scatto davanti ai pesanti scarponi militari.

Una vita, la sua, che mescolò arte (recitò nel film Le sang d’un poète, di Jean Cocteau) scatti e provocazioni, e amori, e che secondo lei stessa era stata “un fradicio rompicapo, le cui tessere ubriache non combaciano per forma né scopo”.