Last Updated on 9 Febbraio 2012 by CB
L’abito non fa il monaco, ma la copertina è diventato un paratesto importantissimo del libro. Certo, se è sempre più rafforzata l’idea di libro innazitutto come oggetto, al punto da considerarlo in casi limite alla stregua di un brand, di una merce imitabile, non è strano che l’editore e lo voglia ‘rivestire’ di un design il più possibile cool e coinvolgente. Perché un libro spesso lo si acquista, lo si ‘riconosce’ affine al proprio mondo, sulla scia emotiva che suscita al primo impatto visivo. Non sarà un caso che molti siti parlino dell’argomento, da Caustic Cover Critic – ricca rassegna di copertine – e tag come One Image Many Covers awful Vintage One Book Multiple Covers Pulps interior pages Comics End of the World interview stock photos Nudity – a classifiche (italiane) come questa.
Com’è ovvio il design delle copertine cambia nei vari Paesi, come dimostra l’articolo Judging Books by Their Covers: U.S. vs. U.K., che mette a confronto le copertine statunitensi e britanniche di libri famosi. Prendiamo Murakami e Eugenides. La copertina a sinistra, americana, ricorda un cartellone pubblicitario, quella inglese (sotto) ha invece una grafica più sobria, orientaleggiante.
Piuttosto simili sono invece le copertine di The Marriage Plot, entrambe con una grafica retrò e poco appariscente.
L’articolo Designer on Book Design of the Future si chiede invece quale sarà il futuro del settore, con la diffusione dell’ebook. E il book designer Chip Kidd, autore della copertina Usa di Murakami, spiega che nella cover ha voluto riprodurre due livelli, come nel romanzo.
Anche il blog copertinedilibri mette a confronto diverse cover, con vari criteri, dalle copertine simili di autori diversi alle copertina uguali. Per esempio il quadro del Wanderer di Friedrich è usato a dismisura, in contesti ‘romantici’ che spaziano da Ibsen a Nietzsche.
La copertina per certi aspetti ha un obbligo di ‘fedeltà’ all’immaginario evocato dal libro, per altri obbedisce a necessità d’impatto di tipo pubblicitario. Forse con la maggiore immaterialità del testo portata dalla lettura digitale le copertine dei libri di carta dovranno strillare un po’ di più. Del resto anche gli e-book hanno le copertine, e si sta pensando di farne immagini in movimento.