Last Updated on 1 Marzo 2021 by CB
«Uno dei miei jazzisti preferiti di tutti i tempi è Thelonious Monk. Una volta qualcuno gli chiese come fosse riuscito a ottenere un certo suono speciale dal pianoforte. Monk indicò la tastiera e disse: “Non può essere una nuova nota. Quando si guarda la tastiera, tutte le note ci sono già. Ma ogni singola nota può suonare in modi diversi. Devi scegliere la nota che davvero vuoi!” Ricordo spesso queste parole quando scrivo, e penso tra me e me, “E ‘vero. Non ci sono parole nuove. Il nostro compito è quello di dare nuovi significati e connotazioni particolari alle parole assolutamente normali. “Trovo il pensiero rassicurante. Ciò significa che vaste distese sconosciute si trovano ancora davanti a noi, territori fertili che aspettano solo noi per coltivarli».
H. Murakami, The New York Times)
Haruki Murakami, Ritratti in jazz, Einaudi