New York Diaries

Last Updated on 20 Aprile 2012 by CB

Nel corso degli ultimi quattro secoli, New York è stato corteggiata, raccontata e maledetta, in pubblico e in privato, da milioni di suoi cittadini. New York Diaries è un’antologia nata dal notevole lavoro di ricerca in archivi di biblioteche, musei e collezioni private, e offre un mosaico newyorchese composto dalle voci di scrittori, artisti, pensatori, e turisti, famosi e non. Scegliendo un ordine in base al giorno dell’anno e non cronologico la curatrice Teresa Carpenter valorizza i tratti comuni della vita quotidiana a New York, che siano nel Seicento o nel Novecento.

Ogni secolo – scrive Carpenter – produce un diarista che si lamenta, “Questa è la peggiore catastrofe che abbia mai colpito New York!” Sicuramente così sembra al momento. La città incassa il colpo, prende respiro, poi si sposta lungo il ritmo incalzante delle maree. New York, come emerge da queste pagine, è di volta in volta una città malvagia, compassionevole, muscolare, vulnerabile, una meraviglia artistica, un disastro estetico, ma sempre una città resistente – e ferocemente amata dai suoi abitanti. Il criterio di selezione è stato semplice. Ho scelto queste voci perché mi piacevano. Mi hanno commosso, affascinato, fatto arrabbiare, ridere, piangere, o semplicemente hanno soddisfatto la mia curiosità. Il risultato è una città viva, ben lontana dalla ‘cartolina’ e dal surreale straniamento post-Torri. Edison, Kerouac, Twain, Roosevelt, Simone de Beauvoir, si alternano a sconosciuti uomini d’affari, preti, teenagers vittoriani.

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