«Prima parlavo di dualismi. Ad esempio: noi guardiamo una fotografia, è vero, guardiamo un’immagine, però nella nostra mente, consciamente o inconsciamente, proiettiamo un mondo reale che questa immagine rappresenta. Esiste sempre, quindi, una presenza della fotografia e un’assenza dell’uomo, della persona, dell’oggetto, dell’evento in esso rappresentato. C’è un rapporto di singolare analogia con la realtà e, nello stesso tempo, un’evidente differenza dalla realtà.

Non è un caso, credo, che il surrealismo, uno dei movimenti artistici che ha frequentato maggiormente la fotografia, appaia dopo la nascita dello psicoanalisi e l’esplorazione dell’inconscio, ma anche dopo la nascita della fotografia.»
(Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia)
