Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB

A volte il posto più difficile da fotografare è quello più conosciuto. Quando tutto è familiare rendere le cose interessanti diventa una sfida. Tamara Reynolds l’ha vinta nel suo Southern Route, e nei suoi scatti racconta il Sud degli Stati Uniti offrendo un bruciante e onesto ritratto della regione più stereotipata del Paese. Spesso il Sud evoca immagini di povertà e obesità, ricordi di razzismo e schiavitù. L’area che ha diviso il Paese 150 anni fa è bloccata tra orgoglio e progresso. Sebbene non vi sia evidenza di stereotipi – racconta nel blog Lens del NY Times – ho anche imparato che esiste in queste persone una dignità sobria e un affetto generoso.

Tamara Reynolds è nata a Nashville; a differenza di molti fotografi venuti da fuori, ha una familiarità con la regione che dà maggiore profondità al suo punto di vista. La gente che sceglie di fotografare non è così immediatamente sorprendente. Cerca con pazienza in luoghi fuori mano persone di cui coglie l’autenticità aldilà della facciata. Riesce a farlo rallentando il ritmo e parlando con la gente, dice. E’ mossa da un senso di compassione per le persone e le loro storie. Una immagine mostra una madre che lavora in un negozio e con la mano sinistra opera con il registratore di cassa mentre culla il suo bambino con la destra. Ha iniziato il progetto nel 2011 per esplorare parti della storia del Sud ignote a lei stessa. Descrive un senso di vergogna legato alla storia della regione, a causa della disuguaglianza razziale e dell’associazione con il fanatismo religioso. L’unico modo per andare oltre la vergogna è immergersi e affrontarla.
