Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB
Jean-François Jaussaud ha passato dieci anni a fotografare Louise Bourgeois. Di lei ricorda la fragilità, la rabbia, e le domande in stile poliziesco. “Poteva essere molto dura, e cinque minuti dopo, bella”. Anche se non sono mai stati amici, “c’era una complicità”, dice Jaussaud. la incontrò per la prima volta nell’inverno 1994
Il fotografo francese mette il leggendario artista per la prima volta durante l’inverno del 1994, nella ex fabbrica di abbigliamento di Brooklyn che lei usava come studio. Bourgeois aveva 84 anni, un carattere spinoso, ed era scettica verso la stampa.
Gli fece un interrogatorio a tutto campo. E il fotografo che non sapeva niente dell’artista aldilà di quello che gli aveva detto un amico, capì subito che lì c’era qualcosa di significativo. Bourgeois, racconta il fotografo al Guardian, “era completamente coinvolta nel suo lavoro – al punto che si differenziava con la la sua vita privata.” I suoi scatti raccontano diversi aspetti della personalità dell’artista. Le rughe, l’espressione accigliata, l’assertività, l’eleganza.
E poi lei, sotto il suo monumentale ragno in bronzo, Maman.
(Quest’autunno la casa dell’artista a New York, Maison de Louise Bourgeois, apre alle visite. Si potranno vedere le foto di Jean-François Jaussaud).