Last Updated on 12 Dicembre 2012 by CB
Lo stile è quello che avevamo aprezzato in Fun home, biografia del padre suicida. Ora Alison Bechdel ci intrattiene con lo stesso tratto ironico nel racconto della madre, questa volta intrecciando alle sua vita le teorie di Donald Winnicott e stralci di Virginia Woolf (ma ci sono anche Adrienne Rich, Alice Miller…) Così tra citazioni telefonate e scene più significative della sua vita la grapic novel ricompone il profilo di una madre difficile, non sempre sufficientemente buona, mai del tutto in armonia con l’accettazione della figlia omosessuale, grande lettrice e amante della musica, attrice dilettante. E infelice moglie di un uomo con dichiaratamente gay, e frustrata nelle sue aspitazioni intellettuali dalla presenza di Alison, che già a sette anni ha dovuto fare a meno del bacio della buonanotte.
Mettendo su uno stesso piano narrativo tempi diversi delle vite di Alison e della madre, raccontando il loro rapporto nel fluire delle loro esperienze, la graphic novel rende in modo visivamente piacevole e efficace la riflessione psicoanalitica che attraversa la storia. Dentro c’è anche la vita sentimentale di Alison, la nascita del suo libro sul padre – con tanto di stizzita reazione materna – le sue seduta psicoanalitiche, i suoi sogni, che aprono ogni capitolo. Profondo e comico, è una versione di autofiction dall’intelligente leggerezza.
Are you my mother? – The Guardian
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