Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB

Un selfie può significare molto, se sei un primo ministro e te lo chiede un rifugiato siriano al quale hai appena dato asilo. Quelli scattati in un centro di prima accoglienza a Berlino sono stati richiesti dagli stessi siriani a Merkel, e lei non si è sottratta: ha posato accanto a loro sorridente, nelle nuove vesti di paladina europea della solidarietà. Sono immagini che sanciscono il successo della scelta tedesca, e sono anche una rivincita mediatica dopo lo scivolone in diretta tv nel quale la Cancelliera disse a una giovane palestinese che non avrebbe mai potuto trasferirsi in Germania.
Di certo ha contribuito all’inaspettata apertura di Berlino la commovente foto del bambino morto sulla spiaggia turca. La strada europea per gestire la crisi dei migranti è impervia, ma la linea è stata data. In attesa del prossimo vertice, keep smiling. Ci sono immagini che cambiano il corso della storia. E la storia oggi si scrive anche a colpi di selfie.
