Last Updated on 18 Febbraio 2015 by CB

E’ sempre così, appena qualcosa comincia a piacere tanto arriva il divieto. E così arriva un duro colpo alla moda egotica del momento, che piega l’arte a propria misura di smartphone. Obama ci aveva appena divertito giocando con l’accessorio must per i cultori dell’autoritratto prêt-à-porter, quel bastone allungabile che permette inquadrature con prospettive da lontano. Adesso i musei statunitensi – MoMa a New York, Getty Center di Los Angeles e altri – decidono di vietarlo. È pericoloso – questo il motivo ufficiale – sia per visitatori che per le opere d’arte. Non è una crociata contro i bastoni – spiegano i responsabili – ma una precauzione contro tutto ciò che può ‘oscillare’ intorno ai visitatori. E pensare che farsi il selfie accanto a un’opera d’arte è diventata una maniera imperante sul Web, siti come Artselfie sono pieni di ‘capolavori’.
Chissà se anche in Italia si aprirà un dibattito. Forse no, visto che per alcuni la pratica del selfie nei musei aiuta la divulgazione della cultura (sic). La ressa davanti a certe opere è nota, al Louvre la Gioconda è faticosamente visibile attraverso il baluginio di devices branditi come armi verso l’aura magica del piccolo quadro. La giusta decisione americana pecca solo di pragmatismo nella motivazione. E’ possibile che il selfie-stick danneggi fisicamente chi si trova davanti all’opera, ma è sicuro che urta i nervi dei non selfie-isti (quelli che sono rimasti) e impedisce la fruizione dell’arte.