Last Updated on 28 Agosto 2018 by CB

Mario Tursi ha seguito Luchino Visconti nell’arco pluridecennale della sua carriera con quella sincerità che è propria solamente dei grandi fotografi di scena. Rcconta Mario Tursi: «Eravamo sul set de La caduta degli dei . Si doveva girare la scena dell’incesto tra la Thulin e Berger, una scena scabrosa da molti punti di vista. Dal momento che gli attori erano entrambi nudi sul letto, la Thulin aveva chiesto espressamente che non venissero fatte foto di scena. Visconti mi disse: “Non vuole, quindi non farle”. Io provai ad obiettare qualcosa ma lui secco rispose: “Non si fa e basta”. Si girava nel teatro 5 di Cinecittà, all’interno del quale era stata montata la camera da letto. Tutto intorno era buio. Io, in silenzio, mi muovevo per il teatro alla ricerca di un buon punto di visuale e mi dicevo: “Bisogna farle queste fotografie, la scena è troppo importante”. Mi piazzai in un angolo buio, caricai un 300, misi la macchina sul cavalletto e, non visto, scattai. Qualche giorno dopo, presentai come d’abitudine a Visconti, le foto scattate in quei giorni, escluse, naturalmente, quelle vietate. Visconti mi fa: “E quelle dell’incesto non le hai fatte?”. “Non è stato possibile!” rispondo. Visconti resta incredulo. Vista la sua delusione confessai che mi ero permesso ugualmente di farle. “Dai, tirale fuori” mi disse sorridendo.» (tratto da Cinemazero)
