Woody Allen

Last Updated on 18 Gennaio 2005 by CB

woodyOgni anno o giù di lì Woody Allen ci regala un film, ennesima declinazione, più o meno riuscita, delle ossessioni che lo accompagnano da una vita. Per chi ha nostalgia del Woody prima maniera, è imperdibile il cofanetto di tre volumi che raccoglie i suoi testi. Ne parla in dettaglio anche il sito www.woodyallen.com.In Senza piume, sottolinea il sito web del comico, Woody Allen raggiunge il massimo della sua comicità. Non a caso contiene testi scritti dal 1972 al 1975, proprio il periodo di Provaci ancora Sam, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere, Il dormiglione, Amore e morte.

Spicca un’autentica perla, Se gli impressionisti fossero stati dentisti, parodia delle ‘Lettere a Theo’ di Vincent van Gogh, dove il pittore in questo caso è un dentista con velleità artistiche. Ci sono poi due commedie da un atto unico, Morte e Dio, che già precorrono la sua vena metafisica, in bilico tra Beckett e i greci. Dio è ambientato in un anfiteatro vuoto e ha un Coro ‘classico’ tra i suoi personaggi, proprio come nel suo film diretto anni dopo, La dea dell’amore. Il tema della Morte ricorre spesso, è uno dei temi più divertenti nel repertorio del nevrotico Woody. In Rivincite l’atto unico La Morte bussa, quasi un abbozzo di parodia del bergmaniano Settimo sigillo.

Effetti collaterali, terza parte della sua raccolta di saggi, brevi storie e commedie, è stato scritto tra il 1975 e il 1980. Anche qui c’è una commedia filosofica. Anche qui una storia, Il caso Kugelmass che sarà poi ripresa in un film successivo, La rosa purpurea del Cairo.

Ci ricorda nella prefazione il (molto alleniano, per sua stessa ammissione) comico Daniele Luttazzi, che ha tradotto questa nuova edizione, che Allen è imbattibile nella parodia, nella satira, arti nelle quali esibisce una notevole erudizione e molta inventiva. Ma non è vero, come aggiunge Luttazzi, che la sua comicità è in declino. Se negli Stati Uniti il suo umorismo è sempre stato apprezzato da un’élite, nell’Europa amante dei film ben scritti il suo seguito è sempre stato – e si presume resti, a prescindere dalla qualità diseguale dei suoi ultimi film – più numeroso e entusiasta. Più sensibile alla sua autoironia venata di surrealtà.

«Ai miei tempi, per cinque marchi ti curava Freud in persona. Per dieci marchi, ti curava e ti stirava i pantaloni. Per quindici marchi, Freud lasciava che tu curassi lui, e questo includeva una scelta fra due contorni». (cb)

da Rivincite, Senza piume, Effetti collaterali. (Traduzione di Daniele Luttazzi, Bompiani, Roma 2004, 21 euro)
«Caro Theo, la vita mi tratterà mai decentemente? Sono tormentato dalla disperazione! La mia testa sta scoppiando! La moglie di Sol Schwimmer mi fa causa perché le ho fatto un ponte come me lo sentivo e non uno che si adattasse alla sua bocca ridicola! Proprio così! Non posso lavorare su ordinazione come un volgare commerciante! Ho deciso che il suo ponte doveva essere enorme e fluttuante, con denti selvaggi, esplosivi, che divampano in ogni direzione coem lingue di fuoco! Adesso è contrariata perché non le entra in bocca! E’ così borghese e stupida che vorrei picchiarla! (…)» (da Se gli impressionisti fossero stati dentisti)

«Come sempre, all’epoca della sua morte Needleman era al lavoro su diverse cose. Stava elaborando un’Etica fondata sulla sua teoria che ‘il comportamento buono e giusto non solo è più morale, ma potrebbe essere fatto per telefono’. Inoltre, era a metà di un nuovo trattato di semantica, che provava (come lui veementemente insisteva) che la struttura della frase è innata, ma il piagnucolìo è acquisito». (da Effetti collaterali)

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